Un grande festoso corteo, nel quale si mescolavano i movimenti sociali- che si sono battuti contro il MUOS, contro la “Buona Scuola”, contro la deforma autoritaria della Costituzione- con i comitati di lotta che combattono e denunciano il degrado della città e l’arroganza di Bianco, si è infranto contro la militarizzazione di Catania e la stupidità di uno sparuto anonimo gruppo che si è impossessato, contro la volontà degli organizzatori, alla fine della testa del corteo.
In questo modo si è favorito il disegno di chi vorrebbe oscurare nella violenza repressiva il significato politico di quanto si è mosso a Catania nelle ultime settimane: la critica determinata, diffusa, crescente della manovra autoritaria del governo sia sulle questioni sociali sia sugli assetti istituzionali.
La militarizzazione di Catania ha cercato di coprire l’isolamento del PD e l’insuccesso clamoroso, sia politico che di partecipazione, della festa nazionale de l’Unità.
Hanno fatto il deserto attorno a loro e hanno chiamato “Festa” quella che una volta era, ora non più, evento di popolo, di relazioni umane e sociali, di confronto culturale.
In questo vuoto, al Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, nel pomeriggio di giorno 11/09, è stato impedito, dalle autorità di Pubblica Sicurezza e dal Comune, la fruizione del suolo pubblico di via Etnea per esprimere all’opinione pubblica attraverso un banchetto le ragioni del NO al Referendum Costituzionale.
Malgrado questo grave ed ingiustificato divieto, il CDC di Catania ha voluto esercitare il proprio diritto costituzionale di manifestazione di pensiero critico con un presidio davanti alla Villa Bellini, assieme ai tanti Comitati territoriali che si battono per la difesa della salute e dell’ambiente, in maniera diversa ma solidale e condivisa con quanti manifestavano lungo via Umberto contro le politiche liberiste.
Il CDC di Catania continuerà il proprio impegno nei giorni e nei mesi a venire, attraverso un capillare e multiforme lavoro di sensibilizzazione ed informazione, sul merito della eversiva riforma della Costituzione, nelle strade e nelle piazze della Città e della provincia, per garantire a tutti i cittadini il diritto di pronunciarsi sul futuro del Paese.
Coordinamento catanese per la democrazia costituzionale
Odg approvato all’unanimità 12/9/2016
Catania, via L. Capuana 89