L’era Nicosia volge malinconicamente al tramonto e le forze che lo hanno sostenuto si attaccano a vicenda, come se non avessero governato insieme, condividendo obbiettivi,  finalità e fallimenti. Hanno amministrato insieme pd, sel, udc, transumanti vari e taxisti dell’ultima ora. Dopo essere riusciti a decomporre il tessuto politico, sociale, economico della città, adesso che il rischio default è concreto, tutti cercano di scappare come i topi mentre la nave affonda.

E’ evidente che non è più un solo assessore a doversi dimettere.

L’elenco dei fallimenti è impressionante: variante schema di massima PRG giudicata negativamente dai cittadini, dai tecnici e dagli operatori economici ma difesa sola dal buon Caruano e da ampi settori del centrodestra.

Non entriamo nelle vicende tanto pietose quanto ridicole di Vittoria mercati, Emaia e Amiu. Sull’Amiu  registriamo l’ultima amenità: Gurrieri vuole capire cosa è diventata e i sinistrati di sel ne chiedono le dimissioni? Definirlo gioco delle parti sarebbe come nobilitare la più comica delle farse.

Ma i debiti dell’AMIU chi li paga e chi li pagherà? I responsabili di questo disastro oppure i cittadini costretti da lor signori a vivere nel degrado igienico e ambientale?

Il tutto mentre si trovano risorse (sottraendoli ingiustamente ai capitoli di bilancio istituzionali) per assumere al comune di Vittoria ex assessori ed ex candidati al consiglio comunale.

Il Sindaco ha dimostrato di non arrossire ad utilizzare un privilegio della casta, ossia l’art. 90 della legge 267/2000.

Un privilegio medievale che consente a sindaci, presidenti di provincia e regione assunzioni nominative e dirette alla faccia di chi viene travolto dalla crisi, dalle difficoltà e dei giovani disoccupati. Eppure l’art. 90 facultizza la scelta di dipendenti comunali negli uffici di collaborazione politica, perché non lo si usa in un modo che permetterebbe un risparmio alle casse comunali?

Sarebbe interessante capire quale professionalità possono apportare i neo assunti, in molti si chiedono cosa ne pensa l’Ass. Gurrieri che parla tanto e invoca legalità e moralità, ma poi nei fatti accetta tutto ciò.

La Carta di Pisa è stata trasformata in carta straccia non solo per i doppi incarichi (amministratore consigliere) ma anche per queste assunzioni che sono uno schiaffo per i cittadini vittoriesi.