Palermo 24 settembre –  La notizia che il Comune di Palermo si costituirà parte civile nel processo sulla trattativa tra stato e mafia è il segnale più chiaro e forte che il Sindaco Orlando, l’Amministrazione Comunale e la città di Palermo potevano dare in merito alle vicende sanguinose e torbide che si sono intrecciate negli ultimi venti anni con la storia della nostra città e dell’intero paese. Come ai tempi del maxiprocesso sapevamo che il Comune di Palermo era schierato contro le cosche essendosi costituito parte civile in quel processo, adesso con altrettanta chiarezza sappiamo che la nostra città, attraverso chi la rappresenta è parte attiva nella ricerca della verità sulle stragi del 1992,1993. Ci sono pagine oscure che in tanti vogliono lasciare tali, ci sono verità che non devono mai venire a galla, c’è una giustizia che deve rimanere disarmata e impotente di fronte a quella che appare una ragion di stato di uno stato malato ed inquinato. Noi crediamo invece, sostiene Davide Ficarra Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, che occorra far luce su tutto, che occorra difendere, soprattutto in questa occasione, il coraggio e l’indipendenza della magistratura, crediamo che senza verità e giustizia, sulle pagine più infami della nostra storia recente, non saremo come palermitani, siciliani ed italiani mai veri padroni del nostro futuro, condannati come siamo ad esistere dentro le regole di una democrazia monca incapace di fare i conti con il suo passato stragista. C’è una parte della nostra storia recente che va riscritta, noi, sostiene l’esponente di Rifondazione Comunista  lo abbiamo cominciato a fare nel ventesimo anniversario della strage di via d’Amelio il 19 luglio di quest’anno, insieme a Salvatore e Rita Borsellino gridando che LA STRAGE E’ DI STATO.