Dichiarazione di Giusto Catania, europarlamentare Rifondazione Comunista
Palermo – “Chiediamo alla Corte dei Conti di disporre un accertamento per verificare l’intollerabile natura clientelare delle assunzioni per chiamata diretta di figli, sorelle, mogli e amici di esponenti del governo Lombardo negli uffici di gabinetto degli assessori e nelle società controllate o partecipate della Regione. Nomine che, a nostro parere, sono immorali, ingiustificate e illegittime”. E’ il commento di Giusto Catania,
europarlamentare di Rifondazione Comunista, in merito all’ennesimo scandalo della parentoli negli uffici della Regione Sicilia.
“Lo spettacolo offerto dal Popolo delle Libertà con la sfacciata infornata denunciata dai sindacati – continua l’europarlamentare – testimonia le prebende per i fortunati favoriti e le spartizioni a favore dei pochi che vantano parentele eccellenti a danno di migliaia di siciliani, altrettanto o più titolati ma onesti, ai quali è inibito l’accesso a posti destinati solo ai privilegiati”.
“Ancora più imbarazzante, infine, è l’ipocrisia dell’assessore Giovanni Ilarda – conclude Catania – Le parole di giustificazione per l’assunzione della figlia da parte dell’ex magistrato chiamato in giunta per fare il moralizzatore sono davvero ridicole”.
Palermo, 23 settembre 2008