Rifondazione Comunista Messina fa appello alle lavoratrici e ai lavoratori affinché aderiscano allo sciopero generale per indetto dalla CGIL, CISL e UIL.
La manovra del governo Monti è una stangata in totale continuità con le politiche di Berlusconi. Graverà sulla media delle famiglie per 635 euro. Sommato alle manovre di Berlusconi di luglio e agosto, l’impatto su ogni famiglia raggiungerà nel quadriennio 2011-2014, i 6.400 euro. La manovra colpisce sempre gli stessi: le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati, i giovani;  salvaguarda i grandi patrimoni, i grandi speculatori, i grandi evasori.
E’ vergognoso l’intervento sulle pensioni. Un lavoratore nato nel ’52 con 36 anni di contributi, andrà in pensione 5 anni più tardi. Se nel frattempo viene licenziato, chi lo riassume?  Di fatto si aboliscono le pensioni di anzianità, senza neppure tutelare chi si è rotto la schiena facendo lavori duri. E’ inaccettabile tagliare ancora su Regioni ed Enti Locali.  Si tagliano altri 5 miliardi da subito, 6,5 dal 2012. Sono tagli agli asili nido, alla non autosufficienza, alle politiche abitative e del lavoro. E’ messa in discussione sempre di più la sanità pubblica, già colpita da tagli per 13 miliardi al 2014.
E’ inaccettabile che si varino nuove privatizzazioni. Contro 27 milioni di italiani che hanno votato al referendum contro le privatizzazioni dell’acqua e dei servizi pubblici locali, si va avanti su quella strada.
E’ inaccettabile che non ci sia la patrimoniale. Con la patrimoniale progressiva a partire dall’1 % sopra il milione di Euro si potevano e si possono reperire 20 miliardi di risorse colpendo solo il 5% della popolazione ricca.
E’ inaccettabile che la sovrattassa sui capitali scudati sia un misero 1,5%. Con una sovrattassa sui capitali scudati del 15 si potevano e si possono reperire 15 miliardi, colpendo i grandi evasori e le loro attività illecite.
E’ iniquo l’intervento sulla casa. La rivalutazione degli estimi catastali, unito alla reintroduzione dell’ICI sulla prima casa colpirà pesantemente le famiglie italiane, senza distinzioni tra chi sta male e chi sta bene. Per di più sono fatti salvi i privilegi della Chiesa, ancora esente da oneri sugli immobili.
Monti in Europa si schiera con la Merkel contro la sola vera possibilità di combattere la speculazione, che passa dall’obbligo per la BCE di acquistare direttamente i titoli di stato dei Paesi membri come fa la FED negli USA. In Italia si schiera con i ricchi contro il lavoro.  La manovra è iniqua e recessiva: peggiorerà la crisi, e ci porterà al dramma della Grecia.

Il 12 dicembre scioperiamo per 3 ore, blocchiamo il paese e obblighiamoli a cambiare, uniamo la sinistra a partire dall’opposizione al governo Monti.

Segreteria Provinciale Partito della Rifondazione Comunista Messina