Improvvisamente, modificando quanto deciso in precedenza, il governo ha tolto dal testo del decreto “milleproroghe” il congelamento delle graduatorie dei precari della scuola.
Oltre che dalla confusione normativa che sempre ha caratterizzato l’azione di questo governo sulla scuola, la manovra probabilmente nasce dall’esigenza di temporeggiare, di fronte alle incerte sorti del “milleproroghe” e alle complicazioni che potrebbero nascere considerato il vasto contenzioso giurisdizionale aperto sulle graduatorie.
Il pericolo però non è per nulla svanito, da più parti si annuncia, infatti, la riproposizione delle graduatorie congelate, forse già con un emendamento durante la conversione in legge del decreto.
C’è poi, da aggiungere che il governo non sa cosa fare sul cosiddetto salvaprecari, giacché gli effetti dei tagli, contrariamente a quanto affermato dalla propaganda gelminiana, perdurano e si aggravano. Ed anche questo sarà un capitolo assai complicato che può incrociarsi con la questione delle graduatorie.
E’ quindi necessaria una forte mobilitazione che tenga alta l’attenzione sul problema del precariato nella scuola e chieda non solo che non siano ulteriormente colpiti i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma che finalmente si persegua una soluzione generale di stabilità che è indispensabile per il sistema pubblico dell’istruzione.
Luca Cangemi, Segretario Regionale Rifondazione Comunista