Anche questo mese è allarme per la possibilità che i 1800 lavoratori della GESIP rimangano a casa senza stipendio ed il Governo Monti sembra ancora tergiversare lasciando inasprire la vicenda. E’ il modo peggiore per affrontare una storia piena di storture ma che va risanata.
Occorre, sostiene Davide Ficarra Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, che il governo nazionale rinunci all’acquisto dei bombardieri F35, aumenti la tassazione sulla rendita finanziaria, attui una patrimoniale vera, riduca i costi della politica, blocchi la speculazione messa in atto dagli squali della finanza e che utilizzi le risorse derivate per la spesa sociale, sanando tutte quelle situazioni, a partire dalla Gesip, che vedono in tante parti d’Italia i lavoratori in bilico tra stabilizzazione e licenziamento. L’istituzione del salario sociale per tutti i disoccupati, sostiene l’esponente di Rifondazione Comunista, come richiesto da anni dal mio partito, avrebbe permesso di far fronte al malessere sociale senza creare inutili carrozzoni clientelari. Adesso non si possono scaricare le colpe sui protagonisti più deboli di questa vicenda: i lavoratori.