Sono 66.271 i detenuti presenti nelle carceri italiane, a fronte di una capienza regolamentare di 45.568 con un evidente sovraffollamento in barba all’articolo 27 della nostra costituzione “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, con conseguenze terribili: 48 suicidi questo anno.
A fronte di questo stato penoso delle carceri, nonostante le 2000 condanne inflitte al nostro paese  per violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, (secondi in Europa dopo la Turchia), la politica appare totalmente disinteressata alla questione, tranne  Marco Pannella che è impegnato da giorni  in uno sciopero della fame e della sete con un rischio elevato per la salute  ed è ora ricoverato in condizioni preoccupanti. Le carceri italiane piene di diseredati, devono essere luoghi di pena e rieducazione, non gulag e gironi infernali da cui si esce peggio di come si è entrati.
Occorre  l’AMNISTIA per svuotare le carceri da chi è colpevole solo di reati lievi e non contro le persone, ed occorre rendere le carceri italiane luoghi adatti al reinserimento dei detenuti nella società invece che luoghi di sofferenza ed insulto ai diritti umani come adesso sono. Invitiamo, sostiene Davide Ficarra segretario provinciale di Rifondazione Comunista, Marco Pannella a sospendere lo sciopero della fame e della sete, tutte le forze politiche e le istituzioni a promuovere un deciso rinnovamento della situazione carceraria italiana ed il governatore Rosario Crocetta a designare l’esponente radicale Donatella Corleo come Garante dei diritti dei detenuti.